martedì 20 gennaio 2015

Colpo di frusta!

Nel corso del 2014 i prezzi che il mondo paga per il petrolio greggio sono precipitati da oltre 125 dollari al barile ai circa 45 di adesso e potrebbero facilmente scendere ulteriormente prima di ricominciare a salire, prima di collassare ancora e risalire ancora. Avete afferrato l'idea. Alla fine, la folle altalena del mercato del petrolio, e quella persino più selvaggia dei mercati finanziari, delle valute e dei rutilanti fallimenti delle società energetiche, poi delle entità che le hanno finanziate, i default nazionali dei paesi che hanno sostenuto queste entità, causeranno a tempo debito il collasso delle economie industriali. E senza un'economia industriale funzionante il petrolio greggio verrà riclassificato come rifiuto tossico. Ma questo è fra due o tre decenni nel futuro.

Nel frattempo, i prezzi molto più bassi del petrolio hanno spinto gran parte dei produttori di petrolio non convenzionale fuori dal mercato. Ricordate che il petrolio convenzionale (il tipo di petrolio facile da produrre che esce fuori zampillando dai pozzi verticali trivellati non troppo profondamente nel terreno) ha raggiunto il picco nel 2005 e da allora è declinato. La produzione di petrolio non convenzionale, compresa la trivellazione offshore, le sabbie bituminose, la fratturazione idraulica per produrre petrolio di scisto ed altre tecniche costose, è stato generosamente finanziato per compensare l'ammanco. Ma al momento gran parte della produzione di petrolio non convenzionale costa più del prezzo al quale può essere venduto. Ciò significa interi paesi, compreso il Venezuela è il suo petrolio pesante (che richiede una riqualificazione prima di poter fluire), il Golfo del Messico e la sua produzione offshore (Messico e Stati Uniti), Norvegia e Nigeria, il Canada e le sue sabbie bituminose e, naturalmente, gli Stati Uniti e il petrolio di scisto. Tutti questi produttori in questo momento stanno bruciando soldi così come il petrolio che producono e se i prezzi del petrolio bassi persistessero, sarebbero costretti a chiudere.

martedì 6 gennaio 2015

Ragioni per l’Ottimismo

Questa potrebbe sembrare una strana linea di ragionamento da seguire, visto quanto chiunque altro sta dicendo. Alcuni pensano che il 2015 sarà una ripetizione del 2014 con alcuni cambiamenti incrementali (sempre una scomessa sicura, ma una lettura noiosa) mentre altri stanno stanno mettendo in guardia su di un potenziale scontro nucleare tra USA e Russia (sempre una possibilità, alla pari con l’impatto di un asteroide o una supernova nelle vicinanze della nostra galassia). Ma questa é sempre la solita storia. La domanda interessante é: com’é cambiato il terreno nel 2014, sempre che l’abbia fatto?

Secondo la mia opinione, lo sviluppo davvero interessante nel 2014 é che il mondo nella sua interezza (con alcune eccezioni minoritarie) é diventato piuttosto lucido riguardo a quello che gli Stati Uniti, come impero globale, sono e rappresentano. Ora é diffusamente e completamente chiaro che: