martedì 8 dicembre 2015

Il Libretto del Collasso Imperiale

[The Imperial Collapse Playbook]
[Das Imperiale Kollaps – Drehbuch]
[Manuel pratique de l’effondrement impérial]

Alcune persone amano avere il Grande Quadro appeso davanti a loro, il più grande possibile, quello sugli avvenimenti dell’intero mondo, ed io sono felice di accontentarle. Lo sviluppo maggiore del 2014 è di gran lunga questo: finalmente gli Anglo-Imperialisti stanno per essere espulsi dall’Eurasia. Come possiamo dirlo? Bene, c’è il Grande Quadro, il più grande che io abbia potuto trovare. L’ho trovato grazie a Nikolai Starikov e ad un suo recente articolo.

Innanzitutto, intendiamoci subito sulle parole. Con Anglo-Imperialisti intendo la associazione di Gran Bretagna e Stati Uniti. Questi ultimi hanno preso il sopravvento sulla prima non appena essa è fallita, trasformandola in un protettorato. Adesso, anche essi stanno fallendo e non ci sono nuovi Anglo-Imperialisti emergenti che ne possano prendere il sopravvento. Ma durante tutto questo processo, è rimasto lo stesso libretto comune: pseudo-capitalismo pseudo-liberale per gli interni, dominio militare e sfruttamento economico per tutti gli altri. Ancor più nel dettaglio, il loro libretto suggerisce uno stratagemma quando alla fine i piani di dominio e sfruttamento falliscono. Mentre se ne stanno andando, essi fanno il possibile per compromettere ed indebolire l’entità che si lasciano dietro, infliggendole una ferita politica, marcia e purulente. Nella loro lista di controllo per la partenza, “avvelenate i pozzi” è l’ultima annotazione.

• Quando gli inglesi furono buttati fuori dalle loro colonie americane, fecero il possibile, mediante preferenze sulle importazioni e “sottile influenza” inglese, per sostenere l’economia delle piantagioni negli stati del sud, aiutandoli ad impersonare una sorta di anti-Stati Uniti, ed il risultato finale fu la guerra civile americana.

• Quando gli inglesi furono buttati fuori dall’Irlanda, impostarono Belfast come una specie di anti-Irlanda, con il risultato di un gran spargimento di sangue.

• Quando gli inglesi furono buttati fuori dal Medio Oriente, misero in piedi lo stato di Israele, poi gli Stati Uniti lo trasformarono in un loro protettorato, e da allora ha avvelenato le politiche nella regione (Grazie a Kristina, per averlo suggerito in uno dei commenti).

• Quando gli inglesi furono buttati fuori dall’India, crearono il Pakistan come una sorta di anti-India, accelerando una pericolosa guerra calda seguita dal conflitto congelato sul Kashmir.

• Quando gli Stati Uniti persero la Cina a favore dei comunisti, evacuarono i nazionalisti a Taiwan, la modellarono come una specie di anti-Cina e le dettero perfino il seggio cinese alle Nazioni Unite.

La meta è sempre la stessa: se non possono avere il comando del luogo, si assicurano che nessun altro lo abbia, mettendo in piedi uno scenario conflittuale che nessuno dei locali può sperare mai di risolvere. Quindi, vedendo gli Anglo-Imperialisti darsi pena e spendere un sacco di soldi per avvelenare il pozzo politico in qualche parte del mondo, si può star certi che essi sono in partenza. Mettendola semplice, non spendono sacchi di soldi per crearsi problemi intrattabili da risolvere, lo fanno sempre a beneficio di altri.

Avanti veloce fino al 2014, e ci è apparso il tentativo degli Anglo-Imperialisti di modellare l’Ucraina come una sorta di anti-Russia. Hanno preso una nazione slava, in gran parte di lingua russa ed hanno speso miliardi (quelli che finiscono con “…ardi”) di dollari per corrompere i suoi politici in modo che gli ucraini odiassero i russi. Per un po’, ogni ucraino comune poteva guadagnare un mese di stipendio con la semplice presenza alle manifestazioni anti-russe di Kiev, e va detto che in Ucraina nessuno va a protestare gratis, è tutto pagato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e dalle relative ONG. Il risultato è stato quel che si è visto quest’anno: un colpo di stato sanguinoso ed una guerra civile segnata da numerose atrocità. L’Ucraina è nel mezzo di un collasso economico, con centrali elettriche senza carbone e luci spente ovunque, mentre gli ucraini sono contemporaneamente arruolati nell’esercito e indottrinati a combattere contro i “moscoviti”.

Ma, avrete notato, le cose non sono andate proprio come pianificato. Intanto, la Russia ha fatto, con successo, un piccolo e grazioso esempio di autodeterminazione in forma di Crimea: se andava bene per il Kosovo, perché non per la Crimea? Oh, la classe degli Anglo-Imperialisti vorrebbe stabilire queste cose caso per caso e, in questo, non la approva? Bene, ma questo sarebbe un doppio standard, no? Mondo, prendi nota: quando l’occidente parla di giustizia e di diritti umani, è solo rumore.

Poi, i russi hanno fornito un certo supporto, incluso armi, volontari ed aiuto umanitario, alle province orientali dell’Ucraina, Donetsk e Lugansk, che si sono dichiarate Repubbliche Popolari ed hanno combattuto la, così chiamata, “operazione anti terrorismo” ucraina fino a giungere ad uno stallo e ad un cessate il fuoco precario e imperfetto. Molto significativamente, la Russia si è assolutamente rifiutata di venire coinvolta nel conflitto in prima persona, ha sospeso il riconoscimento ufficiale di queste repubbliche, si è rifiutata di considerare la rottura dell’Ucraina, e continua ad insistere sul dialogo nazionale e sul processo di pace perfino mentre volano le pallottole. Secondo Putin, l’Ucraina deve essere mantenuta come “uno spazio politico contiguo”. Perciò, i russi hanno risposto alla creazione di una anti-Russia in forma di Ucraina da parte degli Anglo-Imperialisti con la creazione di una anti-Ucraina in forma di DPR e LPR, e così facendo, hanno deviato verso una guerra civile interna all’Ucraina il tentativo degli Anglo-Imperialisti di provocare un conflitto fra Ucraina e Russia.

C’è da notare che gli Anglo-Imperialisti stanno diventando molto, molto arrabbiati. Hanno fatto tutto quel che potevano per svilire la Russia, come paragonare Putin ad Hitler e così via. Succede questo perché, per loro, tutto gira intorno ai soldi, e non hanno ottenuto quello per cui avevano pagato. Quello che gli Anglo-Imperialisti si aspettavano, pagando per corrompere la politica ucraina, era un posto in prima fila nella lotta fra Ucraina e Russia, ed, invece, si ritrovano seduti in una panca ad una rissa da bar fra Ucraina Orientale ed Occidentale. L’Ucraina orientale rende conto di un quarto dell’economia del Paese, produce la maggior parte del carbone che finora ha tenuto accese le luci nel resto della nazione e contiene la maggior parte delle industrie che hanno fatto dell’Ucraina una nazione industrializzata. L’Ucraina occidentale è centrata sull’infelice avanzino della Galizia, dove il suolo politico è così fertile per la crescita dei neo-Nazisti. Così, pagare miliardi per vedere un gruppo di ucraini combattersi l’un l’altro inconcludentemente mentre la Russia ottiene di giocare al pacificatore non è quello che gli Anglo-Imperialisti volevano, ed essi sono assolutamente lividi di rabbia al riguardo. Se essi non otterranno alla svelta la guerra per cui hanno pagato, taglieranno semplicemente le loro perdite, prenderanno i bagagli e partiranno, e poi faranno quel che fanno sempre, cioè pretendere che il posto in questione non esista, il che sarà a fatica, vedendo come vanno le cose in Ucraina.

C’è da notare che partire e pretendere che il posto non esista è un cosa che ultimamente gli Anglo-Imperialisti hanno fatto parecchie volte. Quando hanno lasciato l’Iraq, hanno con successo creato una sorta di anti-Iraq nella forma di un Kurdistan iracheno, ma poi tutto gli è scoppiato in faccia. I loro tentativi di mettere in piedi una anti-Siria ed una anti-Libia sono morti nella culla, e non pare che abbiano qualsivoglia piano riguardo l’Afganistan, a meno che non sia quello di ripetere ogni singola cantonata fatta là dai sovietici con tutta la cura e completezza possibile.

Come se non bastasse, si comincia a sospettare che potrebbero essere buttati fuori addirittura dall’Eurasia. Dei maggiori attori euroasiatici, i più, Cina, Russia, India, Iran, l’Asia centrale quasi al completo, stanno cementando i loro legami attorno l’Organizzazione di Shangai per la Cooperazione (SCO), a cui gli Stati Uniti non sono ammessi, neanche come osservatori. Per quanto riguarda l’Unione Europea, l’attuale raccolto di politici europei è in gran parte comprato e la loro pensione sarà pagata dagli Anglo-Imperialisti, ma l’unica ragione per cui sono sempre al potere è che ci sono un sacco di anziani votanti in Europa occidentale e le persone più vecchie tendono ad aggrapparsi a ciò che conoscono perfino quando smette di funzionare, per loro o per i loro ragazzi. Se dipendesse dai più giovani, gli Anglo-Imperialisti dovrebbero fronteggiare una aperta ribellione. Difatti, le tendenze negli schemi di voto mostrano che la loro partenza dalla regione è questione di tempo.

Vediamo una anteprima delle prossime possibili attrazioni. Naturalmente gli Anglo-Imperialisti cercheranno di allestire, partendo, una anti-Europa, e la scelta ovvia per il ruolo è la Gran Bretagna. Di tutte le nazioni europee, è la più pesantemente manipolata dai loro cugini anglii dell’altra sponda del laghetto. Per ferire economicamente la Gran Bretagna basterebbe loro uno sforzo minimo, e poi il lancio di una campagna propagandistica dirigendo il biasimo per il cattivo stato dell’economia verso il continente. Non avrebbero neanche da assumere dei traduttori per la loro propaganda, basterebbe un correttore ortografico. E quindi, per assicurarsi il fallimento dei loro sforzi di provocare un conflitto a larga scala, enormemente distruttivo e purulento, fra la Gran Bretagna e l’Europa, quest’ultima farebbe bene ad allestire una anti-Gran Bretagna all’interno della Gran Bretagna.

E la ovvia scelta per una anti-Gran Bretagna è naturalmente la Scozia, in cui il recente referendum per l’indipendenza è fallito a causa del… la ostinata opposizione dei votanti anziani. Una linea di divisione fra l’Impero Anglo e l’Eurasia che corresse attraverso La Manica sarebbe un disastro per l’Europa e muoverla da qualche parte ad occidente delle Bermude pone una sfida formidabile. D’altra parte, supponiamo che la linea corra lungo il vallo di Adriano, con gli scozzesi, tradizionalmente combattivi ed irascibili, armati dei residui di gas e petrolio del mare del Nord, che si allineano con il Continente, mentre l’Inghilterra rimane il vassallo sempre così obbediente degli Anglo-Imperialisti? Questo ridurrebbe il conflitto intercontinentale a quello che gli americani piace chiamare uno scontro “a chi piscia più lontano”, qualcosa che non vale l’alto prezzo del biglietto. Sì, dovesse fallire la diplomazia ci sarebbero parolacce scambiate fra le parti, e spintoni e grida fuori dai locali, e perfino qualche occhio nero e dente perso, ma l’estensione del disastro sarebbe tutta qui. Quello che io reputo l’esito dello scenario migliore.

Per quanto detto fin qui, questo è il Grande Quadro che vedo nei titoli del 2015, un anno che, ne sono sicuro, sarà tumultuoso. Non voglio fare predizioni sulla tempistica (non preoccupatevi, non ne farò mai una!) ma il 2015 potrebbe essere l’anno in cui l’impresa Anglo-Imperialista inizia finalmente a chiudere in modo lampante. Sappiamo che dovrà comunque chiudere perché il fallire continuo non porta alla sua sopravvivenza. La domanda premio è a questo punto: questi parassiti, che sorta di anti-America allestiranno prima di abbandonare il loro ospite e diffondersi nei loro villaggi fortificati in posti segreti attorno al mondo? O stavolta non se ne preoccuperanno e susciteranno una guerra di tutti contro tutti?

Penserei piuttosto che cercherebbero almeno di far leva sulla costosa divisione rossi/blu da loro ingegnerizzata all’interno degli Stati Uniti. Questa finta divisione politico-culturale che hanno messo in piedi, con tutto l’indottrinamento pseudo-liberale/pseudo-conservatore ed il lavaggio del cervello basato su università e chiese, è costata loro una bella sommetta. L’hanno ingegnerizzata in modo da produrre l’apparenza di una scelta in tempo di elezioni mentre ne assicura l’assenza. Ma non potrebbe rendersi utile in qualche maniera più estrema? Che ne dite di farne leva per organizzare una qualche sorta di rabbiosamente omofobica enclave razzista, fondamentalista e separatista, da qualche parte laggiù al sud? O forse un’altra al nord, in cui la zoofilia sia di rigore ed il rapporto eterosessuale richiede un permesso speciale da parte di un comitato affollato di diplomati in studi femminili? Ed ora combattete, idioti! Non è chiaro come questo potrebbe funzionare bene nella pratica? Mica vorranno sprecare una così bella opportunità di allestire un sistema di bordello controllato? Credo proprio di no!

Lascio a voi di immaginare il tutto.

Felice Anno Nuovo!

Traduzione a cura di Fabio San per sakeritalia.it