martedì 29 marzo 2016

Attaccare sempre la nazione sbagliata

Chor Boogie
Ci sono numerose tattiche a disposizione di quelli che vogliono peggiorare i problemi mentre fanno finta di risolverli, ma il depistaggio è sempre il preferito. Il voler peggiorare i problemi è dovuto al fatto che essi sono redditizi, almeno per qualcuno. E il motivo per cui la gente finge di volerli risolvere è che, il solo fatto di peggiorarli, mette in cattiva luce gli approfittatori.

Nell’arena internazionale questo tipo di depistaggio tende ad avere un aspetto farsesco. Quelli che approfittano dei problemi mondiali sono i protagonisti della politica estera e dell’establishment militare degli Stati Uniti, i contractors della difesa e i politici di tutto il mondo, specialmente quelli europei, che da loro sono stati comprati. La tecnica del depistaggio è favorita da una tipica caratteristica del popolo americano, quella di non preoccuparsi eccessivamente del resto del mondo. L’americano medio non ha la più pallida idea di dove si trovino le diverse nazioni, non riesce a distinguere la Svezia dalla Svizzera, pensa che l’Iran sia pieno di Arabi e non riesce a trovare una differenza in tutte le nazioni che finiscono in “stan”. E così, hanno messo a punto un trucco molto utile, che si potrebbe riassumere nel motto seguente: “Attaccare sempre la nazione sbagliata”.

Avete bisogno di qualche esempio? Dopo i fatti delll’11 settembre, che, secondo la narrativa ufficiale (probabilmente un mucchio di stupidaggini), erano stati portati a termine da “attentatori suicidi” (alcuni dei quali sorprendentemente in vita ancora oggi), provenienti sopratutto dall’Arabia Saudita, gli Stati Uniti avevano scelto di attuare la rappresaglia attaccando l’Arabia Saudita l’Afghanistan e l’Iraq.

Quando era scoppiata la Primavera Araba (a causa di un’ondata di caldo che in Russia aveva portato alle stelle il prezzo del grano) il posto logico dove concentrare gli sforzi per evitare una catastrofe in tutta la regione era l’Egitto, la nazione araba più popolata e polo di stabilità di tutta l’area. E così gli Stati Uniti e la NATO avevano deciso di attaccare l’Egitto la Libia.

Quando le cose erano andate a gambe all’aria in Ucraina, con il suo tentennante governo che non riusciva a decidere se rimanere all’interno dell’Unione Doganale con la Russia, suo tradizionale partner commerciale, o firmare con l’Unione Europea un accordo basato su vaghe (e finora mai realizzate) promesse di cooperazione economica, il posto logico dove andare e cercare di sistemare le cose era l’Ucraina. E così Stati Uniti ed Unione Europea hanno deciso di mettere a posto l’Ucraina la Russia, anche se la Russia non ha particolarmente bisogno di essere rimessa a posto. La Russia non ne è stata felice, non è una nazione con cui si possa scherzare, e così, come risposta, i Russi hanno fatto soffrire l’establishment di Washington i contadini dell’Unione Europea.

La cui colpa era diventata assolutamente evidente, una volta che gli Ucraini arrivati al potere (compresi alcuni neo-nazisti veramente perfidi) avevano incominciato a violare i diritti della maggioranza ucraina di lingua russa, compiendo anche alcuni massacri, costringendo così una parte di essa ad indire un referendum e a votare per potersi staccare dalla nazione. (Forse non lo sapete, ma la maggior parte della gente in Ucraina è di lingua russa e c’è solo una città di una certa dimensione, Lvov, dove si parla sopratutto ucraino. Attenzione, ritengo che gli Ucraini siano molto intelligenti e ogni volta che sento questa storia mi viene da ridere.E non voglio comunque neanche parlarne, perchè ogni Ucraino con un Q.I. al di sopra della temperatura dell’acqua tiepida capisce il russo). E così, Stati Uniti ed Unione Europea hanno deciso di metterci una pezza continuando a far pressione sull’Ucraina sulla Russia.

Quando la Russia aveva incominciato ad insistere per una soluzione politica, piuttosto che militare, nella crisi ucraina ed aveva aiutato a negoziare gli accordi di Minsk insieme con Ucraina, Francia e Germania, era successa una cosa simile. Questi accordi obbligavano il governo ucraino ad approvare riforme costituzionali per garantire l’autonomia alle regioni russe dell’est. Il governo ucraino aveva rifiutato di ottemperare a questi accordi. Come risultato, Stati Uniti ed Unione Europea avevano deciso di fare pressioni sul governo ucraino russo.

Quando un feroce gruppo di terroristi, che si faceva chiamare ISIS, composto da estremisti islamici Salafiti/Tafkiri aveva iniziato a prendere il potere in gran parte dell’Iraq e si era poi espanso in Siria, qualcosa bisognava pur fare. Questi estremisti erano finanziati dalla Turchia (che sta ancora nascondendoli sul suo territorio e comprando petrolio da loro) e dall’Arabia Saudita. E così, Stati Uniti e NATO hanno deciso di fare pressione sulla Turchia e sull’Arabia Saudita Siria.

In risposta a tutte queste stupidaggini, la Russia ha deciso alla fine di muoversi e rimettere a posto tutto quello che si era rotto: la Siria. E adesso la Siria si sta ristabilendo e ai membri del comitato di depistaggio di Washington non rimane che grattarsi la testa. Finora tutto bene. Questo metodo di far finta di risolvere i problemi peggiorandoli ha però dei lati negativi ben definiti.

In primo luogo, anche il barlume di intelligenza più flebile, più geograficamente impedito che si riesce a trovare in mezzo a tutta la gente, alla fine comincerà a rendersene conto e si rifiuterà di votare i candidati del sistema. Allora diventerà difficile continuare con l’opera di depistaggio perchè quelli in grado di farlo non saranno rieletti e (orrore degli orrori!) potrebbe anche venir nominato qualcuno che, di fatto, potrebbe cercare di risolvere un problemino o due.

In secondo luogo, peggiorare continuamente la questione, attaccando le nazioni sbagliate, tende alla fine a mandare completamente fuori controllo la maggior parte dei problemi. Prendete il recente, massiccio, attacco terroristico a Bruxelles, nei pressi del Quartier Generale della NATO, di cui l’ISIS si è assunta la responsabilità. Recentemente, l’Europa ha dovuto accogliere un enorme flusso di persone dal Medio Oriente e dal Nord Africa, che erano state costrette ad abbandonare le loro terre d’origine a causa di tutti i precedenti atti di depistaggio, e, un buon numero di essi, sono terroristi dell’ISIS. E così, per proteggere sè stessa, la NATO sta pensando di combattere l’ISIS in Europa Siria. Inoltre, è ben noto che questo esodo in Europa è stato orchestrato dalla Turchia. Come tutta risposta, l’Unione Europea ha deciso di fare pressioni dando miliardi di Euro alla Turchia e dicendole che è la benvenuta nell’Unione Europea.

Per ultimo, questo modo di agire ha un’inerzia tutta sua che, con il tempo, diventa sempre più difficile da contrastare. Si comincia con un singolo gruppo di plutocrati che fanno cose incredibilmente abbiette, subdole ma profittevoli; in seguito un gruppo ancora più ampio di plutocrati fa cose ugualmente abbiette, ma ora completamente stupide, controproducenti ed imbarazzanti; e, verso la fine, un gruppo veramente numeroso di plutocrati compie azioni assolutamente suicide, senza riuscire più a fermarsi. Dovreste essere in grado di decidere da soli su quando questo momento è arrivato, ma dubito che sia in futuro troppo lontano.

Tradotto in Italiano da Mario per SakerItalia.it e ClubOrlov